
Essere Presenza è il nome che rappresenta in maniera precisa il tipo di pratica che ci sostiene ogni momento della nostra vita e che qui ci impegniamo a coltivare. È una pratica che ci permette di entrare in contatto con l’essenza che sta alla base di ogni manifestazione fenomenica dell’intero Universo, ovvero con la presenza, la luce della coscienza, l’essenza di chi siamo.

L’unica cosa di cui non possiamo dubitare infatti è che siamo coscienti. Quello che appare nella nostra coscienza potrebbe essere un’illusione onirica, fumo negli occhi, qualcosa che evapora. Si solleva ed evapora; si solleva ed evapora. In qualche modo lo è. Qualcuno potrebbe dire che è tutta un’illusione. Ma di una cosa non possiamo dubitare: che esiste una coscienza in cui appare l’illusione.

Così Essere Presenza, significa essere consapevoli di questo sfondo di coscienza e coltivare un'intenzione non giudicante e gentile nel mantenere o riportare l’attenzione nel momento presente, rimanendo con una consapevolezza aperta a qualsiasi fenomeno mentale, emotivo, fisico e ambientale.
Per coltivare la consapevolezza e la chiara visione, non è sufficiente apprendere meccanicamente alcune istruzioni, ma bisogna innanzitutto assumere un atteggiamento di completa apertura mentale e auto-osservazione nella quotidianità, solo così si sviluppa un apprendimento esperenziale ed un'accettazione delle cose così come sono.
PRINCIPI ETICI ED ATTITUDINE ALLA PRATICA QUOTIDIANA
SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
Quando si presta attenzione al flusso dei pensieri della nostra mente, ci si rende conto di quanto si giudica la nostra esperienza quotidiana e ciò non aiuta a trovare una pace interiore; bisogna porsi in
un atteggiamento di “testimone imparziale” della propria esperienza, ovvero rendersi conto di questa modalità giudicante e quando un giudizio si presenta non cercare di reprimerlo, ma semplicemente osservare con apertura tutto ciò che vi si presenta, compresi i pensieri giudicanti.
PAZIENZA
La pazienza è molto importante quando la mente è agitata, soprattutto quando, durante la pratica meditativa, i pensieri sovrastano la percezione del momento presente. Con la pratica si arriva ad
essere aperti e ad accettare qualsiasi momento così com’è, sapendo che le cose matureranno quando sarà il loro tempo.
SGUARDO INNOCENTE O MENTE DEL PRINCIPIANTE
Assumere lo sguardo innocente del principiante significa aprirsi, abbandonare l’atteggiamento del pensare di sapere già, lasciando cadere ogni aspettativa che si basa su esperienze passate. Osservare
ogni cosa, ogni persona come se fosse la prima volta, senza utilizzare il filtro dei nostri pensieri e delle nostre opinioni
FIDUCIA
Nella pratica della mindfulness si sottolinea il fatto che è importante trovare in se stessi una guida. L’unica cosa a cui si deve aspirare è di arrivare ad essere pienamente se stessi e sviluppare una fiducia di fondo nei confronti delle proprie sensazioni. Coltivare la fiducia in se stessi ci aiuterà
ad aver fiducia anche negli altri e a riconoscere in loro gli aspetti positivi.
SINCERITA'
Quando pratichiamo non facciamo altro che fare spazio: fare spazio perché – anziché respingere e rifiutare – ci sia possibile accogliere ciò che è presente, per il semplice fatto che è già avvenuto.
Questo spazio, nei momenti difficili, diluirà il sale dell’amarezza, ammorbidirà la durezza della vita. E ci riporterà alla sincerità, verso noi stessi e gli altri.
ACCETTAZIONE
Questo è il presupposto fondamentale del cambiamento, che è invece spesso ostacolato dal forzare
situazioni come noi vogliamo, creando in questo modo ulteriori tensioni. Accettazione non significa
rassegnazione o accettare passivamente le cose o rinunciare ai propri bisogni, ma semplicemente
disponibilità a vedere le cose cosi come sono, senza i nostri giudizi, in questo modo possiamo avere
una più chiara visione delle cose e riusciremo ad agire meglio con più convinzione e solo così sarà
possibile il cambiamento, solamente accettando noi stessi con consapevolezza.
NON SFORZO O RICERCA DEL RISULTATO
La maggior parte delle cose che facciamo, le facciamo per ottenere un determinato risultato. Nella pratica di Essere Presenza questo rappresenta un ostacolo. Iniziare per esempio la meditazione pensando di rilassarsi, di raggiungere il benessere, di non sentire dolore, di diventare una persona
migliore, significa stabilire già un risultato da raggiungere, sottintendendo di conseguenza che, così come siamo, non andiamo bene. La Chiara Visione permette di essere completamente se stessi, senza avere l’obiettivo di “fare”, ma solo di prestare attenzione a ciò che succede in ogni istante, ad esempio se si è tesi fare attenzione alla tensione, osservandola. E’ proprio il non cercare di ottenere risultati, il miglior modo per ottenere benefici nella meditazione e con la pratica questi risultati arriveranno.
LASCIARE ANDARE
Lasciare andare, inteso come non attaccamento, è una forma di accettazione delle cose così come sono. La nostra mente tende ad attaccarsi a pensieri, emozioni e situazioni. Se sono piacevoli, cercherà di rievocarli continuamente. Se invece sono spiacevoli, ci arrecano dolore o ci spaventano, la nostra mente cerca di evitarli, come forma di protezione. Durante la pratica ci si limita ad osservare pensieri, emozioni, sensazioni, si accettano come esperienza del momento e si lasciano
andare.
GENTILE ATTENZIONE
La gentile attenzione è come un sorriso perenne della coscienza che illumina di consapevolezza tutto ciò con cui entra in contatto. Come l’astro solare illumina ogni foglia e ogni filo d’erba, la consapevolezza illumina ogni pensiero e ogni sensazione, consentendoci così di riconoscerli, di
essere consapevoli della loro nascita, durata e dissoluzione, senza giudicarli o valutarli, senza chiamarli e senza scacciarli.
FERMA INTENZIONE
Per ferma intenzione intendiamo il momento preciso in cui notiamo di perderci nei pensieri, nel dialogo interiore, nel dramma, nella preoccupazione, nei meccanismi e automatismi di sofferenza e
autoprotezione del nostro bambino interiore. In quel momento la ferma intenzione ci permette di ritornare alla vita, al respiro e alle sensazioni del momento presente. Coltivando questa ferma
intenzione verso i fenomeni interni possiamo poi coltivare l’assertività con più facilità anche verso il mondo esterno.
Oltre all’atteggiamento che incarniamo è necessario rispettare alcuni principi etici per mantenere pulita l’energia e facilitare la concentrazione nella pratica e l’emergere della chiara visione:
- Non uccidere (inteso verso tutti gli esseri senzienti)
- Non rubare
- Non mentire (intenzionalmente)
- Non usare sostanze intossicanti (intenzionalmente)
- Mantenere una dieta sana ed equilibrata
- Astenersi da attività sessuale inconsapevole